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Nati per leggere. Un progetto per la crescita sana dei bambini tra i libri

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Nati per leggere è un programma nazionale che vuole promuovere la lettura e le sue importantissime finalità rivolgendosi alle famiglie con bambini in età prescolare, anzi, potremmo dire dalla nascita. Ci sono molti studi che certificano come avvicinare il bambino alla lettura e al libro fin da piccoli sia molto importante.

Raccontiamone un poco la storia: il programma nasce il 6 novembre 1999 dall’idea degli ex presidenti di ACP, l’Associazione Culturale dei Pediatri, AIB, l’Associazione Italiana Biblioteche e di CSB, il Centro per la Salute del Bambino. Giancarlo Biasini, Igino Poggiali e Giorgio Tamburini scrivevano nel comunicato stampa di allora: “Apprendere l’amore per la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia”. 

Effettivamente non c’è cosa più dolce, capace di creare forti legami, come quel momento di coccole che un buon libro può far condividere tra un genitore e un figlio. Sia perché il libro può veicolare quel messaggio che tante volte noi genitori, un po’ di fretta, un po’ presi da mille faccende e pensieri, magari facciamo fatica a esprimere o diamo per scontato. E’ ovvio che ogni mamma e ogni papà ami il suo bambino. Quante volte, però, lo diciamo loro? Quel momento di lettura può proprio significare questo: mi prendo del tempo per te, bambino mio. Io sono qui per te.

Dicevamo: l’evidenza scientifica dimostra come i primi anni di vita siano fondamentali per la salute e lo sviluppo dei bambini: che si parli di sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo o relazionale, quello che si costruisce nei primi anni sarà la base e avrà effetti importanti per tutta la vita.

Il programma, quindi, per arrivare a tutti i bambini e alle loro famiglie cosa fa? Propone GRATUITAMENTE, attività di lettura, soprattutto presso le biblioteche, con l’aiuto di volontari formati sul tema. Le attività vengono realizzate con il contributo economico delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni che nel tempo hanno aderito al progetto. E’, però, soprattutto grazie a bibliotecari e volontari che questo bellissimo progetto continua a coinvolgere giovani lettori e le loro famiglie. 

Una mamma con il proprio figlio impegnati nella lettura
Una mamma con il proprio figlio impegnati nella lettura (Copyright: Pixabay)

Dal 2014, ogni novembre, si tiene la settimana nazionale NpL (Nati per leggere, ovviamente). Da 6 anni, il titolo dell’iniziativa è “Andiamo Diritti alle Storie!”. La settimana Npl del 2023 si tiene dal 18 al 26 novembre. Per scoprire le attività organizzate vicino a voi, è possibile accedere alle pagine Facebook NpL delle varie regioni e restare così aggiornati sulle varie iniziative. Il filo conduttore delle attività organizzare quest’anno sarà uno dei 10 buoni motivi per leggere assieme ai nostri bambini e cioè: Leggimi perché me ne ricorderò.

Cosa sono i 10 buoni motivi? Potremmo definirli i cardini del progetto, 10 punti che vogliono spiegare nel dettaglio perché la lettura ai bambini sia una buona prassi quotidiana da seguire. Li elenchiamo qui sotto, cercando di spiegarli brevemente, anche se sono di immediata comprensione.

  1. Leggimi perché mi piace! Un’affermazione che può sembrare banale, ma non lo è. I neonati sentono, riconoscono la voce e con la lettura, le canzoncine, le filastrocche o le ninne nanne, il bambino capisce che ci siamo, che siamo lì per lui. Si capisce subito che è una cosa apprezzata: il neonato apre le manine, sorride, gli occhi si illuminano e a modo loro fanno capire che stanno ascoltando, sono felici e che stanno creando un contatto con chi li coccola.
  2. Leggimi perché così stiamo insieme. Creare un legame, un momento speciale, perché il bambino si accorge che il genitore si sta occupando unicamente di lui. Via i telefoni, via i pensieri. Solo qualche momento in cui la voce è la coccola che serve. Non serve essere attori per far sorridere i bambini, non serve sapere fare le voci. A loro basta la vostra presenza. 
  3. Leggimi perché me ne ricorderò. I bambini amano le storie e spesso ricordano dettagli che noi magari dimentichiamo presto. L’attenzione con cui viene seguito il racconto, le reazioni che scatenano, la richiesta di continuare ancora e ancora e magari rileggere sempre lo stesso pezzettino. Il libro diventa un mezzo per relazionarsi con l’esterno, con cui la relazione cresce e il bambino sente, dà voce a sensazioni e pensieri che resteranno sempre con lui.
  4. Erica Trabucchi. Momento di Nati per Leggere in aula
    Erica Trabucchi. Momento di Nati per Leggere in aula

    Leggimi perché mi fa bene! Abbiamo detto dell’importanza della lettura in età prescolare. Gli studi dicono che i bambini che si avvicinano precocemente alla lettura acquisiscono maggiori competenze per quanto riguarda le conoscenze base, imparano più facilmente a leggere e a scrivere; hanno meno difficoltà di apprendimento scolastico, una maggiore ricchezza lessicale, una più alta capacità di concentrazione e di attenzione, una abilità più grande di elaborazione personale del pensiero, di riflessione, di capire comandi e indicazioni. Se questo non fosse sufficiente, aggiungiamo che l’osservazione delle illustrazioni permette lo sviluppo di fantasia e immaginazione. Tutto questo ci sembra essere non solo importante, ma fondamentale per una buona crescita.

  5. Leggimi perché mi addormento meglio! Leggere insieme prima della nanna può essere una buona abitudine per favorire l’addormentamento sereno, magari accompagnato da luci soffuse e rumori rosa o bianchi. Un buon modo per lasciarsi andare verso il mondo dei sogni.
  6. Leggimi perché ogni volta è diverso! Leggere sempre lo stesso libro. Capita anche a voi questa richiesta da parte dei bambini? E’ normale, perché la storia nota permette di cercare nuovi dettagli, nuovi particolari, ogni volta si trova una sfumatura nuova, qualcosa a cui non si era prestato attenzione. La lettura per un bambino non è mai solo lettura. E’ scoperta, emozione, dialogo. Potremmo dire che è crescita!
  7. Erica Trabucchi. Momento di condivisione e lettura in famiglia
    Erica Trabucchi. Momento di condivisione e lettura in famiglia

    Leggimi ancora una volta! Molto spesso i bambini chiedono la lettura dello stesso libro e a noi sembra una cosa così noiosa. Eppure non è così strano: la lettura di qualcosa che si conosce già, con le emozioni e le sensazioni con le quali si è già fatto i conti, permette al bambino un ascolto più sereno. Perché per loro la lettura è anche quel momento di relax che non vuole il sovraccarico di nuove emozioni.

  8. Leggimi un altro libro! E’ bene che i bambini possano avvicinarsi a tutti i libri che vogliono. Forse siamo noi grandi a volerli limitare. Ma che siano di divulgazione o di narrativa, i bambini devono potersi relazionare con tutti i libri che vogliono per poter ampliare contenuti e scoprire i propri gusti. La richiesta di leggere un libro dopo l’altro? Anche questa non è una novità. I bambini non si stancano mai di sentire una voce conosciuta che legge per loro.
  9. Leggimi le figure! Per un bambino le immagini hanno la stessa importanza del testo. Anzi, arrivano prima. Perché sono quella parte del libro che possono rielaborare in autonomia. Ci sono poi libri che di parole non ne hanno e ai bambini piacciono proprio perché si sentono i protagonisti, possono ricreare la loro personale avventura, il loro racconto, proprio come vogliono.
  10. Leggimi perché ti chiedo perché! Leggere ai bambini senza la paura di non saper rispondere ai loro perché. Se la lettura crea uno stimolo, se incuriosisce, stuzzica, chiede spiegazioni, deve avere una risposta, deve trovare una risposta. Il nostro compito, grande compito, è proprio questo: cercare di aiutare il bambino a trovare le risposte che cerca, a dare un nome alle sensazioni che prova. Possiamo farlo interagendo con loro, facendo domande e, soprattutto, non dando mai per scontate le risposte. Sono quelle date da bambini in cammino, che stanno cercando la loro strada per crescere in un mondo che spesso non capiscono.

Non è difficile capire, dopo essere arrivati fin qui, perché la lettura e l’oggetto libro siano così importanti. Quindi, mamme e papà, non abbiate paura di avviare i vostri figli lungo questa strada, accompagnateli in biblioteca, questi mondi meravigliosi, pieni di volumi accuratamente scelti da personale formato e competente. Se potete, portateli in libreria: scegliere un libro che diventerà loro è anche questa una bella esperienza. Leggete loro. Prestate la vostra voce a fate, gnomi, mostriciattoli, lupetti e bambini. Diventate anche voi con loro grandi grandi o piccoli piccoli; volate, saltate nel fango e sporcatevi di burro e marmellata. Viaggiate in tubi che collegano mondi e scavate tunnel nelle montagne. Ce n’è per tutti i gusti. 

 

Buon viaggio con i libri

ERICA (di erica.libri_per_bambini)

 

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